Per investire bene, devi sempre seguire le news?

Quanto tempo devi dedicare ai notiziari o ai siti specializzati, se vuoi essere un buon investitore? E' veramente necessario seguire ogni evento?

Per tutto il mese scorso, per cause di forza maggiore, sono stato impossibilitato a seguire i mercati giornalmente.

Non che io sia un maniaco dei grafici di borsa in tempo reale, ma mai finora mi era capitato di rimanere fuori dal mondo, senza poter seguire nemmeno i telegiornali, per così tanti giorni consecutivi.

Una volta tornato alla vita normale, mi è venuto spontaneo pormi questa domanda: “Che faccio se, collegandomi al mio home banking, scopro solo ora che c’è stato un crollo dei mercati nei giorni scorsi’ Avrei potuto fare qualcosa per difendermi?”

Bisogna sempre tenersi aggiornati?

Pensaci: se per una malattia (speriamo di no!), un viaggio romantico, una apocalisse informatica (!), tu dovessi rimanere 30 giorni senza sapere cosa sta accadendo nel mondo, cosa penseresti?

Sicuramente, visto la mole di informazioni, anche inutili, che digeriamo ogni giorno, staccare per un po’ non farebbe male.  Ma se dovessi perderti eventi importanti, che impattano negativamente sulle tue finanze? Cosa faresti? Stai già pensando che dovrai chiedere al tuo amore di rinunciare al viaggio ai Tropici?

Fortunatamente, per essere un buon investitore, non c’è bisogno di stare incollato ai notiziari economici o ai siti web specializzati in news.

O, per lo meno, non ce n’è bisogno se sei un investitore saggio.

Le 3 tipologie di investitore

Non tutti investono allo stesso modo. E ci sono alcuni che non sono nemmeno definibili investitori, per come operano.

Tu in che categoria ti riconosi?

Il frenetico

E’ il trader che, quasi giornalmente, tenta di guadagnare sulle piccole oscillazioni di prezzo, utilizzando spesso l’effetto leva.

Non è un investitore, è uno speculatore.

Nulla contro la categoria, io non sono in grado di farlo e ammiro chi sa trarne profitto, ma è doveroso, per i meno esperti, ammettere che il lavoro del trader è qualcosa di rischioso e a volte inutilmente dispendioso.

Si sprecano molte energie stando dietro ai grafici di analisi tecnica e a volte anche alle news dell’ultimo minuto. E il risultato positivo non è affatto garantito…

I traders non possono perdere nemmeno un attimo della giornata di contrattazione: molto spesso operano in intraday. Detto in altri termini, chiudono ogni posizione al termine della giornata. Se l’indomani dovessero assentarsi, non sarebbe quindi un grosso problema.

E’ rarissimo che un trader lasci posizioni aperte per più giorni, senza proteggersi con ordini di vendita automatici quando le quotazioni scendono sotto una soglia stabilita.

Se sei un trader, quindi, puoi partire in vacanza e staccare la spina, ma, oltre allo spazzolino da denti, non dimenticare gli stop loss.

Il pescatore

E’ l’amante del cosiddetto stock picking.

Dopo aver attentamente esaminato tutto (bilanci, redditività del settore di appartenenza, previsioni, news,…), il pescatore sceglie su quale azienda puntare e ne compra le azioni.

Il suo obiettivo è spesso di medio termine, perché sa che il vero valore dell’azienda potrebbe venire fuori (in termini di rialzo delle quotazioni) anche in tempi non immediati.

Proprio per questo motivo, gli serve tenersi informato su:

  • News riguardanti l’azienda su cui sta puntando
  • News inerenti il settore in cui opera l’azienda (es. automotive, consumi primari, etc.)

Sulle news che provocano scossoni immediati, poco si può fare, perché non si riesce materialmente a fuggire dai mercati prima del crollo (ricorda sempre che i mercati si muovono sui rumors, quando esce la notizia è già tardi).

Diverso è il discorso per gli eventi che hanno impatti sul lungo termine. In tal caso, anche leggendo queste news a posteriori, si ha il tempo di definire la strategia.

In ogni caso, chi fa stock picking deve saggiamente impostare i suoi stop loss e i take profit.

Il maratoneta

E’ colui che deve dosare le forze perché sa che il successo si realizza sul lungo termine.

Il maratoneta non segue le notizie in tempo reale. Se anche lo facesse, spesso si rende conto che non saprebbe ricavarne indicazioni di acquisto/vendita.

Investe la maggior parte del proprio portafoglio in strumenti efficienti a basso costo (ETF) che replicano indici globali e diversificati.

Le cattive notizie fanno parte del percorso, che vengano seguite o meno.

Nei 42km della maratona può capitare di trovare un pezzo di strada sconnesso o scivoloso. L’importante è non arrendersi, credendo che tutto il percorso sarà così. All’arrivo sarà diverso.

Le cattive notizie, quelle che veramente portano il gelo sui mercati, non si riescono a prevedere con timing esatto. Fa parte del gioco: prima o poi ognuno si becca un corposo ribasso.

Quella potrà essere l’occasione per comprare a prezzi bassi.

Tutti noi, per la parte core del portafoglio, dovremmo essere maratoneti, se ne abbiamo la possibilità.

Il maratoneta può partire tranquillo in vacanza e disinteressarsi dei mercati. Gli basta davvero ricordarsi solo dello spazzolino da denti.

Come recuperare le notizie in maniera efficiente

Tranquillo, io lo so che, se anche sei un maratoneta da podio olimpico, comunque hai piacere di seguire tutte le news economiche, perché sei un appassionato.

Io ho trovato un modo efficiente (credo) per filtrare solo le notizie di mio interesse, eliminando tutto quel rumore di fondo di news che poco mi interessano e che portano solo entropia.

Magari lo conosci già, ma nel caso in cui non sia così, ti consiglio vivamente di utilizzare il servizio gratuito di Google Alert.

Se hai un account Google (es Gmail), non devi nemmeno creare nuovi account. Ti basta impostare le parole chiave su cui vuoi tenerti aggiornato e Google ti manderà via mail (con cadenza che decidi tu) tutte le news e gli articoli relativi agli argomenti che hai inserito.

Ad esempio, io ho scelto di ricevere una mail giornaliera con un elenco di notizie di mio interesse.

In questo modo puoi risparmiare tantissimo tempo e puoi veramente partire in vacanza sereno.

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