Come investire nelle terre rare

Come è possibile investire nelle terre rare? E' un investimento molto settoriale, che nel futuro potrà portare ingenti guadagni, ma attenzione al rischio!

Le Terre Rare sono un insieme di elementi chimici, oggi molto utilizzati nella produzione di prodotti tecnologici di massa.

Siete appassionati di chimica e/o di tecnologia? Qualunque sia la risposta, per sapere come investire sulle Terre Rare non bisogna tornare sui banchi di scuola.

Per una scelta consapevole, però, serve avere un’opinione ben precisa sull’investimento: fa al caso vostro?

Perchè scommettere su elementi chimici tipo scandio, ittrio, lantanio, neodimio, praseodimio ed altri nomi del genere?

Per calmare gli animi dei fan, cominciamo col dire che, se aveste investito i vostri soldi, da inizio 2011 ad oggi avreste perso circa il 93%. Un incubo.

Per chi è scettico, invece, possiamo dire che si tratta di elementi chimici che continueranno ad essere utilizzati nella costruzione di dispositivi tecnologici di ultima generazione (almeno per i prossimi anni).

Per chi non ha ancora un’idea chiara, proviamo a fornire più dettagli di seguito.

Cosa sono le Terre Rare?

rare earth elements sono 17 elementi chimici quali lo scandio, l’ittrio e i lantanoidi. Per una più consapevole lettura in chiave scientifica si rimanda alla pagina di Wikipedia sulle terre rare.

Il loro nome deriva dal fatto che, quando furono inizialmente scoperti, tali elementi erano ritenuti non comuni e soprattutto difficili da isolare.

Ma perchè sono così interessanti? Semplicemente perchè sono utilizzati per la costruzione di moltissimi componenti tecnologici.

In un certo senso, quindi, puntare sullo sviluppo tecnologico dovrebbe significare scommettere sul continuo utilizzo di tali materiali. Sottolineiamo, dovrebbe.

In un workshop della Federchimica a Milano, si disse che, recuperando tutti i cellulari venduti nel 2011, si sarebbero potuti ricavare 150 milioni di euro di terre rare.

Come investire?

Andare a recuperare tutti i cellulari che vanno in rottamazione sarebbe alquanto scomodo, quindi, fortunatamente, da alcuni anni, esistono degli ETF che permettono di prendere posizione sull’indice STOXX® Global Rare Earth.

  • Ubs Etf Stoxx Global Rare Earth A-dis – Isin: LU0671492899 (delistato da Borsa Italiana)
  • Rare Earths Strategic Metals – Isin: US57061R5366 – Codice di negoziazione: REMX

Attenzione perchè l’ETF non investe direttamente negli elementi chimici!

L’investimento è indiretto: si tratta di un portafoglio di titoli azionari di società che generano più del 30% dei loro ricavi in attività inerenti il recupero e la lavorazione delle 17 terre rare.

Di seguito l’andamento dell’indice STOXX® Global Rare Earth:

Indice STOXX® Global Rare Earth

Si può notare la clamorosa discesa dell’indice dai massimi del 2011. Anche chi avesse investito a inizio 2014, oggi avrebbe perso il 60%. Al contrario, sono stati ingenti i guadagni nel periodo antecedente il 2011.

Aspetti positivi dell’investimento in Terre Rare

Chi investe in Terre Rare deve necessariamente avere un obiettivo di lungo periodo.

I motivi che a favore dell’investimento sono:

  • Oltre il 90% della produzione industriale basata su Terre Rare viene realizzata in Cina, dove si trova oltre il 50% delle riserve mondiali (giacimenti) di tali elementi. Questa posizione di privilegio (al limite del monopolio), potrebbe avere impatti sui prezzi delle esportazioni, visto che ad oggi non ci sono alternative all’utilizzo di tali materiali.
  • Crescita della domanda, sull’onda dello sviluppo tecnologico.
  • I prezzi attuali sono molto bassi e potrebbero ricominciare a salire.

Quali sono i rischi?

Possono anche verificarsi situazioni avverse, che porterebbero ad un crollo ulteriore dei prezzi:

  • Scoperta di nuovi giacimenti o miglioramento dei processi estrattivi. Se costasse molto meno recuperare questi elementi, è chiaro che il loro prezzo scenderebbe.
  • Scoperta di soluzioni alternative. Se fosse possibile utilizzare altri materiali al posto delle Terre Rare, non varrebbe più la pena estrarre tali elementi.
  • Danni ambientali e sociali derivanti dall’utilizzo di tali materiali
Attenzione !
L’investimento deve essere pensato in ottica di lungo termine, e in una quantita non superiore al 2-3% del portafoglio complessivo

3 comments

  1. Lamia banca mi dice che l’etf LU0671492899 che sarebbe stato sulla borsa di Londra è stato liquidato.E’ vero ? Ne esiste un altro ? non lo trovo e tanto meno un grafico. Grazie e saluti

  2. E’ vero…. E’ stato delistato da borsa italiana a partire dal 16 settembre 2015… Grazie per la segnalazione
    Giorni fa è stato rimborsato il valore ai possessori.
    Ci informiamo su alternative, ma al momento non abbiamo nulla

    1. Inserito nell’articolo un nuovo strumento per investire nelle terre rare, in sostituzione del precedente, delistato da Borsa Italiana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *