Come investire in obbligazioni con i tassi al minimo?

E' un momento difficile per chi vuole investire in obbligazioni, con i tassi al minimo in quasi tutti i reparti. Esistono occasioni da cogliere?

Negli ultimi mesi, la domanda più frequente che ci viene posta dai risparmiatori riguarda il mercato obbligazionario, e in particolare su come sia possibile investire con i tassi così bassi.

E’ il dubbio che attanaglia moltissimi investitori, perchè, in ogni caso, almeno una quota parte del patrimonio va allocata sull’obbligazionario.

Anche coloro che prediligono il mercato azionario hanno il timore che il trend al rialzo perda forza, e quindi guardano con interesse al mondo del reddito fisso. Non è forse il caso dell’Italia, in cui le quotazioni hanno subito un brusco ritracciamento di recente, ma ci sono indici internazionali, quali il DAX e l’S&P 500, che sono ai massimi di sempre.

Titoli di Stato

Partiamo dai titoli obbligazionari per eccellenza, ovvero i Titoli di Stato.

Chi vuole investire nell’ultra sicuro, deve accontentarsi di tassi irrisori, anche su scadenze decennali.

Il club della tripla A, con Germania in testa, rende meno dell’1% su 10 anni. Il bund tedesco, alla chiusura del 5 dicembre, rendeva meno dello 0,8% annuo. In pratica, investendoci 1000 euro oggi, si otterrebbero 1081 euro tra 10 anni. Una miseria.

Per chi invece vuole puntare sui BTP nostrani, si può contare su un rendimento dell’1,98% su 10 anni. Da verificare l’impatto del downgrade a BBB- da parte di Standard&Poor’s, che ci pone sulla soglia dei bond spazzatura.

Rischi

Partiamo dal presupposto che, se un investitore sa già di non dover ritirare i soldi prima della scadenza, i rischi sono solo legati all’eventuale fallimento dell’emittente.

Se voi accettate il rendimento attuale e, per esempio, puntate sul BTP decennale, dovrete solo confidare che l’Italia non fallisca nel frattempo. In tal caso i soldi che avrete sono quelli previsti (1000 euro diventerebbero circa 1216 tra 10 anni).

Il problema si pone se c’è il bisogno di smobilitare l’investimento prima della scadenza.

In caso di innalzamento dei tassi, infatti, le quotazioni delle obbligazioni a cedola fissa scendono proporzionalmente alla durata.

Visto che i tassi europei sono ora al minimo, si potranno verificare anche diversi ritocchi al rialzo, con impatti devastanti su chi compra ora. Negli USA, tra l’altro, è previsto un innalzamento dei tassi già nel 2015.

Obbligazioni High Yield

Un rendimento più generoso è fornito dalle obbligazioni High Yield.

Parliamo, ad esempio, di obbligazioni emesse da aziende e società private che, presentando un rischio maggiore, permettono di avere rendimenti più interessanti.

Ne abbiamo già parlato in maniera approfondita: per chi volesse saperne di più, abbiamo anche indicato alcuni fondi interessanti, per puntare sulle obbligazioni ad alto rendimento.

Obbligazioni in valuta estera

Per gli amanti del brivido, c’è sempre l’opzione di investire in Titoli di Stato di paesi stranieri, in valuta locale.

Volendo fare un banalissimo esempio, il decennale brasiliano rende oggi poco più del 12% annuo. Piccolo dettaglio: bisogna sperare che, entro i prossimi 10 anni, l’Euro non si deprezzi nei confronti del Real brasiliano (in 10 anni può succedere di tutto).

Investire in obbligazioni con valuta diversa dall’Euro è un rischio che va ponderato in maniera molto attenta. E’ bene rimanere su durate brevi, o scegliere fondi diversificati che non puntino su aree ristrette.

Per chi volesse investire una piccola quota del proprio portafoglio in obbligazioni estere, di paesi emergenti, in valuta locale, esiste un ETF ad hoc:

iShares Emerging Markets Local Government Bond UCITS ETF (Isin: IE00B5M4WH52)

Le quotazioni sono, però, molto volatili e shock valutari, come quelli accaduti nella scorsa estate, sono sempre da tenere in conto.

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