Parte il Quantitative Easing: il bazooka comincia a sparare

Dalle parole ai fatti. Nella riunione del 21 gennaio 2015, la BCE annuncia il piano di Quantitative Easing. Nuova moneta per 60 miliardi di euro ogni mese.

Oramai è ufficiale: nella riunione del 21 gennaio 2015, la BCE, per bocca di Mario Draghi, ha annunciato l’inizio del cosiddetto Quantitative Easing.

Detto in termini semplici, stiamo parlando di una massiccia iniezione di liquidità nel mercato: 60 miliardi di euro ogni mese.

Si tratta di nuova moneta, utilizzata dalla BCE per comprare titoli obbligazionari (anche di aziende private, non solo titoli di stato).

Il famoso bazooka ad uso della BCE si è materializzato ed ora tutti sperano che si possano vedere i suoi frutti.

Era ancora il 26 luglio del 2012, quando Mario Draghi, a muso duro contro gli euro-scettici, preannunciava che, in caso di necessità, si sarebbe fatto di tutto per risollevare l’economia dell’Eurozona dalla crisi.

A suggellare questa frase sibillina, la certezza che “tutto ciò sarebbe stato sufficiente”.

A distanza di alcuni anni, ecco quindi la prima decisa mossa.

Di seguito le esatte parole pronunciate da Draghi:

But there is another message I want to tell you.
Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro.
And believe me, it will be enough.

26 luglio 2012, Riunione BCE

Mario Draghi

Il Quantitative Easing nel dettaglio

I punti fondamentali che caratterizzano il Quantitative Easing dell’area Euro sono:

  • Quantità: 60 miliardi di euro al mese
  • Durata: sicuramente da Marzo 2015 a Settembre 2016, ma se necessario anche oltre.
  • Acquisti: di titoli di stato e altre emissioni pubbliche e private
  • Rischi: in caso di default l’80% del rischio è comunque a carico dell’emittente. Solo il 20% alla BCE.

Effetti pratici

Il mercato obbligazionario vedrà gli spread scendere ulteriormente. I rendimenti sono già risicati, quindi potrebbe non essere un buon investimento, a patto che non preferiate una totale tranquillità a scapito del guadagno.

Le obbligazioni meno sicure, poichè la BCE non si è accollata il totale rischio, potranno manterene un rendimento superiore, perchè gli investitori non vedranno ridursi di molto il rischio default.

Gli strumenti di liquidità in generale (es conti deposito), come già sta accadendo da mesi, perderanno ulteriormente la loro convenienza.

Il mercato azionario, al contrario, potrebbe beneficiare pesantemente delle iniezioni di liquidità, perchè tutta questa mole di denaro a disposizione di banche, potrà (si spera) essere riversata su aziende e privati che potranno puntare su nuovi investimenti,

Il cambio euro/dollaro vedrà con buona probabilità svalutarsi ulteriormente la nostra moneta. Secondo una buona fetta di analisti, si viaggia verso la parità tra euro e dollaro.

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