Quanto pesa una perdita in borsa?

Una perdita in borsa può essere pesante da recuperare. Quali dovranno essere i guadagni futuri per rimediare alla perdita di denaro?

A tutti coloro che operano in borsa, prima o poi, sarà capitato di incappare in un investimento sbagliato, che ha portato uno spreco di denaro: pochi sono tuttavia quelli che valutano coscientemente quanto pesa una perdita in borsa.

Non ci riferiamo tanto al valore effettivo del denaro perso (quello è ben chiaro nella mente di ognuno), ma più che altro vogliamo porre l’attenzione sul costo del recupero dell’investimento.

Quanto costa rimediare alla perdita?

Per ottenere un reale successo negli investimenti, occorre che i guadagni siano maggiori delle perdite.

La vera domanda è: se un investimento è in perdita, quanto dovrà salire per ritornare al livello di partenza?

Proviamo a fare un esempio numerico: supponiamo di comprare oggi le azioni della Pippo Spa, al prezzo di 100 euro ciascuna.

Passano i mesi e, nonostante le grandi prospettive, la Pippo Spa sta cedendo il 10%. Ciò implica che le azioni ora valgono 90 euro.

Siamo scoraggiati, ma vogliamo tenere duro, e il tempo ci dà ragione: la Pippo Spa si riprende e le sue quotazioni risalgono, guadagnando il 10%.

A questo punto, quindi, dovremmo essere in pari con l’investimento iniziale, giusto? Nemmeno per sogno…

Ricapitoliamo:

  • Valore di partenza: 100 €
  • Perdita del 10%: le azioni ora valgono 90 € (perchè il 10% di 100 è pari a 10)
  • Guadagno del 10%: le azioni ora valgono 99 € (perchè il 10% di 90 è pari a 9)

Per recuperare una perdita del 10%, occorre un successivo guadagno superiore al 10% (per la precisione serve un +11,11%).

Nella seguente tabella indichiamo quanto, a fronte di una perdita, è necessario ri-guadagnare per tornare ai livelli di partenza:

Perdita Guadagno necessario per recuperare
– 1% + 1,01%
– 2% + 2,04%
– 5% + 5,26%
– 10% + 11,11%
– 20% + 25,00%
– 30% + 42,86%
– 50% + 100,00%

Quali precauzioni prendere?

Sarebbe stupido dire che la soluzione consiste nell’evitare l’acquisto di azioni che scenderanno di valore.

Tuttavia, se ci fate caso, esiste per ogni acquisto una perdita certa e calcolabile, che si realizza immediatamente: le commissioni di acquisto.

Non è raro che le commissioni d’acquisto applicate (ad esempio nell’acquisto dei fondi), prevedano un costo dell’1%, magari sia in ingresso che uscita. Questo 2% di spesa fa sì che, qualora il vostro investimento guadagni il 2,04%, siete solamente in pari. E non abbiamo considerato nemmeno le spese di commissioni bancarie…

Per capirne di più sui costi più o meno occulti e sul loro impatto, si rimanda a questo articolo.

Tralasciando i costi fissi, quando siete in perdita, cercate sempre di quantificare il guadagno necessario ad un recupero della posizione: vi aiuterà a valutare meglio se conviene smobilitare subito la posizione (evitando che le perdite aumentino). Se invece, per le caratteristiche dello strumento, ritenete che il guadagno sia ancora possibile, allora potete mantenere l’investimento.

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