Rovinare ogni investimento con un semplice prelievo

Prelevare denaro dal tuo investimento: lo stai facendo nel momento giusto? Con il timing più sfortunato puoi dire addio ad ogni speranza di guadagno

Ormai sei un esperto e sai che, con l’investimento azionario, nel lungo termine, il rischio complessivo dell’operazione tende a ridursi notevolmente e la speranza di guadagno cresce.

Tutto ciò è confermato se guardiamo lo storico dei rendimenti dei mercati. Peccato che, ce lo dicono in ogni salsa, i rendimenti passati non sono garanzia di quelli futuri.

Ma in un mondo di incertezze, una cosa è sicura: se, in un momento sfortunato, prelevi (ovvero smobiliti) una buona quota di denaro dal tuo investimento, puoi dire addio ad ogni speranza di guadagno degno di questo nome.

Nei casi peggiori, ci perderai anche.

Il triste caso dell’investitore a cui serviva liquidità

Gino aveva pianificato tutto nei minimi dettagli: investimento azionario, sul medio-lungo termine, su un bel paniere diversificato.

Aveva scelto strumenti efficienti, poco costosi, non aveva lasciato nulla al caso. E aveva anche stabilito che, per un impegno finanziario futuro, alla fine del secondo anno avrebbe prelevato dal suo investimento una somma già stabilità.

La pianificazione è tutto. Ma un clamoroso errore era stato commesso (e in più la sfiga ci vede benissimo).

Cosa accadde a Gino? Quali furono i movimenti di denaro?

  • Investimento di 10.000 euro per acquistare azioni del valore di 10 euro ciascuna
  • Dopo 2 anni, prelievo di 5.000 euro dall’investimento, in un momento in cui le azioni valgono 8 euro
  • Dopo 4 anni, chiusura della posizione, quando le azioni valgono 12 euro.

Non male, si dirà: alla fine le azioni valgono il 20% in più, l’investimento è stato azzeccato.

Ma facciamo i conti in tasca al nostro amico: quanto ha guadagnato in realtà?

  • Ha investito 10.000 euro
  • Dopo 2 anni, in un momento in cui il controvalore complessivo era di 8.000 euro, ne ha prelevati 5.000.
  • I restanti 3.000 euro in azioni, nei 2 anni successivi, si sono apprezzati addirittura del 50% (il valore delle azioni è infatti passato da 8 a 12 euro). Ciò significa che i 3.000 euro sono diventati 4.500.
  • Ricavi totali: 5.000 euro prelevati + 4.500 euro da vendita finale = 9500 euro.

Gino ha perso il 5%, pur a fronte di un aumento complessivo delle quotazioni del 20%!

Dove ha sbagliato?

Prometti di non cascarci in futuro?

Ma ci mancherebbe altro, chi mai va a prelevare denaro proprio quando le quotazioni sono basse? Significa vendere ad un prezzo basso, molto prima del tuo orizzonte temporale. E poi sull’azionario bisogna investire solo i soldi che non servono subito.

Sei d’accordo su questo? Bene.

Eppure sono pronto a scommettere che molti sarebbero pronti a smobilitare buona parte del proprio investimento a priori, senza curarsi delle condizioni di mercato e dell’orizzonte temporale.

Non ci credi?

Ti dico solo: anticipo sul fondo pensione

Si può chiedere fino al 75% del capitale maturato nel fondo pensione per acquistare casa, oppure fino al 30% senza dare giustificazioni (dopo 8 anni di permanenza nel fondo).

Se, sfiga, vai a prosciugare il tuo fondo pensione proprio in un momento in cui le quotazioni sono basse, allora sei rovinato.

Nei momenti peggiori, come ad esempio dopo lo scoppio di una bolla speculativa, il prezzo delle azioni può crollare di oltre il 50%. Spera di comprare casa in un altro momento.

E ti ho parlato di fondo pensione. Stai tranquillo che, a fronte di situazione avverse di mercato, sono tante le persone che mandano a farsi benedire ogni pianificazione e smobilitano investimenti teoricamente corretti sul lungo termine.

Come evitare tutto ciò?

Se non sei Mago Merlino, e quindi non puoi prevedere quando le quotazioni saranno al massimo per poter prelevare, allora devi fare le cose per bene e non incappare nell’errore di Gino.

Quando si parla di investimento azionario, per minimizzare i rischi occorre che l’orizzonte temporale sia adeguato.

Se, quindi, già sai di aver bisogno di una parte dei soldi nel breve-medio periodo, semplicemente non devi investire questa quota nell’azionario.

Gino, protagonista della triste storia, avrebbe dovuto investire solo 5.000 euro e i restanti 5.000 li avrebbe dovuti allocare su un investimento monetario o obbligazionario. Coi tempi che corrono, sicuramente non avrebbe guadagnato chissà cosa, ma nemmeno ci avrebbe rimesso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *