Gli investitori che desiderano ottenere flussi di cassa periodici, quando si rivolgono al mercato azionario, prediligono i titoli che staccano un dividendo.
Per i meno esperti, consigliamo la lettura preliminare di un altro nostro articolo, che spiega cosa è un dividendo azionario. Se invece già sapete cosa è un dividendo e come funziona, amerete il seguito.
Poichè quando un titolo stacca un dividendo si deprezza di pari valore, è necessario che poi le quotazioni risalgano nel tempo, in modo da non vanificare il guadagno ottenuto dai flussi di cassa.
Esistono molte statistiche e molta teoria al proposito, ma oggi ci vogliamo soffermare su una importante strategia, che consiglia l’acquisto di alcuni particolari titoli che staccano dividendo. Vediamo quali.
Dividend Growth Investing (DGI)
Lasciamo perdere i fronzoli e ragioniamo praticamente: la strategia Dividend Growth Investing (DGI) ci dice che è bene investire in titoli che:
- distribuiscono dividendi da diversi anni
- distribuiscono dividendi sempre maggiori nel tempo
I titoli che staccano dividendi, sempre crescenti, da almeno 25 anni, sono detti Dividend Aristocrats.
Azioni con queste caratteristiche appartengono tipicamente a settori più difensivi (Consumi, Utilities).
Specialmente in regime di tassi obbligazionari bassi o calanti (come di questi tempi), le serie storiche mostrano che l’investimento ristretto in Dividend Aristocrats può sovra-performare gli indici di riferimento (considerando il rendimento da dividendo e la crescita delle quotazioni).
Titoli simili, sul mercato italiano, possono essere Enel, Terna, Eni (anche se nella loro storia è capitato che staccassero un dividendo inferiore al precedente).
Quando parliamo di Dividend Aristocrats, il mercato che offre più opportunità è quello americano.
Titoli storici, con dividendi sempre crescenti e a lungo nel tempo, sono ad esempio Coca Cola, McDonald, Philip Morris, Procter&Gamble (che non a caso sono tra i titoli preferiti di un certo Warren Buffett, assoluto fan del Buy and Hold).
Come investire in Dividend Aristocrats
Per i meno esperti è più difficile realizzare la strategia sul mercato italiano, perchè si fa fatica a recuperare tutte le informazioni passate e soprattutto non esiste un indice dedicato ai Dividend Aristocrats nostrani.
Al contrario, se ci rivolgiamo oltre oceano, nel mercato USA, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Esiste un indice appositamente creato, S&P 500 DIVIDEND ARISTOCRATS che è composto da titoli già appartenenti all’indice S&P 500, ma che rispondono alle caratteristiche di stacco dividendi sopra elencate.
Il grafico seguente ci illustra come, nel tempo, tale indice ha sovraperformato l’indice principale S&P500.
L’indice S&P 500 Dividend Aristocrats è composto, al momento in cui scriviamo, da 50 titoli.
Ricordiamo che i rendimenti sopra indicati sarebbero stati ottenuti reinvestendo i dividendi.
Per chi, tramite la propria banca, riesce ad operare sul NYSE, esiste un ETF appositamente pensato. Parliamo del Proshares S&P 500 Dividend Aristocrats ETF (NOBL), Isin: US74348A4673.
Al 31 agosto 2016, la composizione dell’indice era la seguente
Per i più selettivi
Se volete uno stock picking ancora più fine, potete ovviamente comprare in autonomia i titoli che desiderate, appartenenti all’indice.
Ricordiamo che, essendo titoli quotati sul NYSE, avrete i dividendi tassati del 15% alla fonte, e successivamente tassati di un ulteriore 26%, secondo la normativa italiana.
Visto che un acquisto su titoli di questo tipo deve essere fatto necessariamente con ottica di lungo (se non lunghissimo) periodo, è bene entrare con acquisti spalmati nel tempo (piano di accumulo), meglio se a seguito di correzioni dell’indice, in modo da comprare a prezzi vantaggiosi.
In particolare, potrete ulteriormente filtrare i Dividend Aristocrats scegliendo tra quelli che hanno un rapporto P/E basso, indice di azione sottovalutata.
Per chi vuole strumenti semplici su Borsa Italiana
Purtroppo l’indice con i Dividend Aristocrats dell’S&P500 non è replicabile con ETF quotati su borsa italiana.
Chi non ha la possibilità di acquistare sul NYSE, o non desidera accollarsi la doppia tassazione, può scegliere ETF, quotati su Milano, che investono su indici Dividend Aristocrats, ma di aree geografiche o settori diversi.
- Spdr S&P Us Div Aristocrats Ucits Etf (USDV). Replica l’indice S&P High Yield Dividend Aristocrats, che è un sottoinsieme dell’S&P Composite 1500. Nello stesso periodo indicato nel grafico in precedenza, la performance dell’indice è stata dell’8,15%, quindi anche in questo caso un pò meglio dell’S&P 500. Il settore più rappresentato è quello finanziario.
- Spdr S&P Euro Div Aristocrats Ucits Etf (EUDV). I titoli sono recuperati tra quelli già presenti nell’S&P Europe BMI. Si scelgono i titoli con almeno 10 anni di dividendi. Ad oggi vale lo 0,36% in meno rispetto al momento del lancio nel 2012.
- Spdr S&P Glob Div Aristocrats Ucits Etf (GLDV). Lanciato nel 2013, ad oggi garantisce un 10,07% annualizzato.
Chiaramente, tranne che per l’ETF che investe in area Euro, tutti gli altri strumenti indicati hanno il dollaro come valuta di riferimento. E’ da mettere in conto, quindi, il rischio cambio.