Il piano di accumulo più semplice che c’è

E' facilissimo realizzare un piano di accumulo. Senza rischiare quasi nulla, può col tempo portare a notevoli soddisfazioni. L'importante è avere costanza.

Un piano di accumulo consiste nell’accantonamento progressivo di denaro e nel periodico investimento delle somme.

Ogni volta che la tua banca o il tuo promotore ti propone di investire piccole somme, diluite nel tempo, ti sta di fatto invogliando ad avviare un piano di accumulo. Ma prima di partire in questa avventura, valuta bene se il tuo approccio è corretto.

Affinchè un Piano di Accumulo (o PAC) sia efficace, occorre:

  • Risparmiare
  • Investire i risparmi in strumenti efficienti (poco costosi)
  • Continuare a risparmiare e investire periodicamente

Nella sua forma più evoluta il PAC prevede l’investimento in fondi o azioni e l’ottimizzazione del prezzo di acquisto. Su questo punto c’è un interessante approfondimento al fondo dell’articolo.

Ma andiamo per gradi, perchè prima, specialmente se non sei ancora esperto in materia, voglio presentarti il più semplice piano di accumulo, che può essere realizzato da chiunque, senza nessuna conoscenza di borsa o strumenti finanziari particolari.

Se poi avrai voglia, potrai proseguire con la versione più evoluta.

Passo 1: Risparmiare

E’ il passo fondamentale, e non solo se parliamo di Piani di Accumulo.

In generale, occorre prima risparmiare e poi investire. Non è bene investire, nemmeno in strumenti più “sicuri”, i soldi che servono nell’immediato e per la sopravvivenza quotidiana tua e della tua famiglia.

Risparmiare significa accantonare denaro, ma significa anche decidere quale quota delle proprie entrate mensili non è necessaria nel breve termine.  Da piccoli, risparmiare significa inserire le monetine nel salvadanaio. Per i grandi è un filo più complicato: significa razionalizzare le spese ed eliminare qualche spreco.

Se riesci a risparmiare poco più di 3 euro al giorno, di fatto puoi contare addirittura su un tesoretto di 100 euro al mese.

Puoi risparmiare su beni non necessari, come ad esempio sigarette ed alcool. Puoi cambiare banca (se le spese sono eccessive), tariffa telefonica, assicurazione auto, abbonamento alla pay tv.

Puoi anche cominciare ad utilizzare alcuni servizi in sharing, se reputi che l’utilizzo che ne fai non è esclusivo ed efficiente.

Tutto ciò che crea efficienza economica, crea risparmio. Sei pronto per la tua spending review?

Passo 2: Gestire in maniera efficiente i risparmi

La prima fonte di efficienza deve essere in te stesso.

Non è facile, perchè, appena intrapreso un piano di risparmio, inevitabilmente hai a disposizione una somma di denaro maggiore, ed proprio questo il momento in cui viene voglia di togliersi qualche sfizio e spendere soldi.

Quando avvii un piano di risparmio, definisci a priori la sua scadenza. I soldi andranno riutilizzati solo alla fine, altrimenti si perdono tutti i vantaggi.

Per iniziare, ti occorre trovare uno strumento semplice, efficiente ed economico. Le opzioni classiche sono le seguenti.

  • Conti deposito
  • Libretto Postale o Buoni Fruttiferi Postali
  • Pronti Contro Termine

Ultimamente, grazie all’utilizzo sempre più diffuso delle app di pagamento, non mancano le alternative di risparmio/investimento più moderne.

Esistono app che ti fanno accantonare giornalmente un po di spiccioli. Puoi scegliere, ad esempio, di accantonare una piccolissima somma di denaro dopo ogni acquisto, arrotondando all’euro successivo (di fatto è come mettere da parte il resto che ti viene dato). Puoi anche destinare una piccolissima somma al tuo salvadanaio virtuale (i famosi 3 euro al giorno).

Ormai ce ne sono tante di app di questo tipo. Solo a titolo di esempio:

  • Satispay
  • Oval Money
  • Gimme5
In generale, indipendentemente dalla tua scelta, occorre utilizzare strumenti che possano garantire:

  • Costi di gestione nulli o molto bassi
  • Tasso di interesse già noto all’inizio o comunque definizione di un profilo di rischio a te adatto
  • Possibilità di smobilitare il denaro senza costi

Passo 3: Accumulare e investire

Siamo arrivati alla resa dei conti. D’ora in poi, dipende tutto da te e dalla tua costanza.

Il piano di battaglia da seguire è:

  • Non smettere di risparmiare
  • Investi periodicamente i risparmi
  • Investi anche gli interessi che si generano

Se investi 1.000 euro ogni anno, al 3% annuo, questi sono i risultati dopo 5 anni:

Anni Investimento Interessi Capitale a fine anno
Anno 1 1000 30,00 1030,00
Anno 2 1000 60,90 2090,90
Anno 3 1000 92,73 3183,63
Anno 4 1000 125,51 4309,14
Anno 5 1000 159,27 5468,41
Totali 5000 468,41

I capitali degli anni successivi tengono conto anche degli interessi precedenti, reinvestiti allo stesso tasso. In pratica, all’inizio del secondo anno, occorrerà investire i 1000 euro di risparmio, più i 1030 della fine dell’anno precedente. Al terzo anno si dovrà investire 1000 + 2090,90 e così via.

Alla fine dei 5 anni, gli interessi maturati sono pari a circa 468 euro. Se avessimo fatto una simulazione con i tassi al 4%, gli interessi sarebbero stati pari a circa 633 euro.

Bonus: per chi vuole di più

Il piano di accumulo nasce essenzialmente per l’investimento azionario.

Poichè le quotazioni azionarie oscillano più o meno fortemente, il PAC risulta fondamentale perchè in questo modo, statisticamente, si riesce a comprare anche quando i prezzi sono bassi.

Ti basterà, ad esempio, acquistare periodicamente un ETF azionario (o una singola azione in cui credi): quando acquisterai a prezzi più bassi, perchè le quotazioni sono scese, il prezzo medio di carico (PMC) scenderà e potrai più facilmente guadagnare quando le quotazioni saliranno.

Gli sviluppi di strategie del genere, sui principali indici azionari, sono disponibili sul nostro sito. Dai un’occhiata, ad esempio, ai dati reali di un PAC sull’Eurostoxx 50.

Sai già tutto sui PAC azionari? Allora sei pronti alle 3 mosse per ottimizzare il piano di accumulo

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