Scelte passate e portafogli futuri

Quali sono stati i portafogli migliori degli ultimi mesi e con quale composizione? Quali sono a questo punto le prospettive per il futuro?

E’ sempre interessante esaminare, col senno di poi, quali sarebbero stati i potenziali risultati di alcune scelte di investimento.

Ovviamente, a posteriori, tutto ha una spiegazione più razionale, e a volte sembra quasi incredibile non aver pensato prima a scenari che poi si sono puntualmente realizzati.

Alcuni scenari sono forse più prevedibili di altri (pensiamo a tutte le volte che vi abbiamo detto in passato di puntare sul dollaro), ma sicuramente nessuno ha la sfera di cristallo ed è bene sempre esaminare con spirito critico ogni situazione.

Con l’esercizio di oggi, vogliamo cercare di capire quali sarebbero stati gli investimenti più redditizi degli scorsi mesi, ragionando in ottica buy and hold.

Vale a dire: se avessi comprato, X mesi fa, un fondo o un etf, quale sarebbe il risultato oggi?

E’ facile investire in ciascuna delle categorie di investimento indicate in seguito, perchè i mezzi finanziari oggi a disposizione permettono di replicare facilmente moltissimi indici globali o settoriali.

Diamo per scontato che i lettori sappiano cosa sono gli ETF, in caso contrario consigliamo una lettura preliminare al link indicato.

Simulazioni di investimento

Supponiamo di aver investito 10.000 euro in un particolare settore (azionario, obbligazionario, commodities).

In base all’orizzonte temporale indicato, quale sarebbe il mio capitale oggi?

I risultati sono validi per gli investitori in euro, perchè tengono conto del cambio di valuta.

Vi proponiamo di seguito i risultati della simulazione. Ragioniamo sul medio termine e, visti gli ultimi crolli di borsa, vogliamo anche mostrarvi cosa sarebbe accaduto se aveste comprato solo una settimana fa.

Cliccando sui vari tab, si visualizzano i diversi risultati in base all’orizzonte temporale.

Iniziamo con il disastro dell’ultima settimana (in realtà gli ultimi 15 giorni sarebbero stati anche peggio): solo le obbligazioni di USA e Area Euro ci avrebbero salvati dal crollo generalizzato dei listini. Da notare come ogni investimento azionario avrebbe eroso il nostro capitale, trascinato al ribasso anche dal crollo del prezzo del petrolio, che perde oltre il 10% in una settimana.

Sappiamo bene però che l’investimento è una lunga maratona e che i veri risultati si vedono solo alla fine.

Andando ad esaminare infatti le durate più lunghe, vediamo che i risultati sono migliori. Anche in questo caso bero, è bene osservare il tutto con senso critico e capire il perchè di certe performance.

Innanzitutto notiamo come l’ultima settimana abbia praticamente azzerato tutti i guadagni del nostro indice FTSE MIB che tanto era cresciuto negli scorsi mesi.

Ai primi posti troviamo molto più azionario, ma facciamo molta attenzione, perchè, come indicato in precedenza, i risultati tengono conto del cambio valutario e, negli ultimi mesi, il dollaro si è apprezzato tantissimo nei confronti dell’euro.

Ecco spiegato, quindi, come mai i primi asset hanno registrato incrementi anche del 30-50% in due anni.

L’unico asset, denominato in euro, che ha regalato soddisfazioni è stato l’obbligazionario a lungo termine italiano (BTP 10 anni). Anche in questo caso, però, va ricordato che le quotazioni delle obbligazioni sono schizzate in alto (a discapito dei rendimenti) a causa delle massicce iniezioni di liquidità della BCE.

Incredibile il crollo del petrolio che avrebbe praticamente annientato ogni nostro investimento.

Cosa ci aspetta adesso?

Bella domanda. Premesso che il vero orizzonte temporale di chi investe deve essere ben più lungo dei 2 anni (a meno che non vogliate acquistare solo obbligazioni di media-breve durata), l’anno che comincia ci regala una situazione veramente complessa e, se vogliamo, inusuale.

Il dollaro dovrebbe continuare ad apprezzarsi, quindi è forse consigliabile continuare a puntare sulla valuta americana per una buona quota del portafoglio.

Meglio azioni o obbligazioni? Il sentiment per l’area Euro è ancora buono, ma chiaramente abbiamo visto che la volatilità è altissima. Le obbligazioni potranno, a loro volta, risentire dell’innalzamento dei tassi USA che è già partito alla fine dello scorso anno. In ogni caso, a meno di non scegliere emittenti a più alto rischio, anche i rendimenti obbligazionari sono ormai risicati.

In questo clima di incertezza, è possibile quindi ritornare ad acquistare oro come bene rifugio? Non è da escludere, anche perchè il trend negativo delle materie prime non può continuare all’infinito (petrolio in primis). Tra l’altro, l’oro negli ultimi 2 anni ha anche regalato un +8% considerando l’apprezzamento del dollaro.

 

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