Investimenti a lungo termine: quali sono e quanto rendono?

Investire con un orizzonte temporale lungo è il modo migliore per far fruttare il proprio capitale. Cosa è preferibile acquistare e quanto rende in media?

L’investimento a lungo termine è la strategia più sicura per minimizzare i rischi di perdita.

Volendo utilizzare un termine di paragone sportivo, l’investimento sano in borsa è paragonabile più ad una maratona che ad una gara di 100 metri piani.

Chi ha a disposizione un orizzonte temporale medio-lungo ha dalla sua parte le serie statistiche del passato, che ci suggeriscono che, forse, in futuro, la storia si ripeterà.

La lunga corsa del mercato azionario

Se, per assurdo, avessimo investito 1 dollaro all’inizio del 1800, quanto avremmo oggi?

Il celebre economista Jeremy J. Siegel risponde a questa domanda nel suo riconosciuto capolavoro, aggiornato nella versione del 2014, Stocks for the Long Run 5/E: The Definitive Guide to Financial Market Returns & Long-Term Investment Strategies (EBOOK)

In quest’ultima versione del libro, il lettore si imbatte ad un certo punto nel grafico seguente, che, per chi non fosse pratico del tema, è qualcosa di sconvolgente.

Rendimento reale azionario nel lungo termine (Stocks for The Long Run - J. Siegel

Chi, ipoteticamente, avesse investito 1$ nel 1802 in un paniere di azioni, nel 2012 si sarebbe ritrovato con oltre 704.000$. E oggi, nel 2015, questa cifra sarebbe ancora maggiore.

Le azioni hanno reso in media, il 6,6% annuo oltre l’inflazione.

Se ipotizziamo quindi, per un lungo periodo, una inflazione sana al 2%, la statistica passata ci dice che, sul lungo termine, possiamo attenderci un 8,6% annuo circa.

E, come ci spiega Siegel nel suo libro, tutto ciò semplicemente scegliendo un paniere diversificato di azioni, reinvestendo i dividendi e non preoccupandosi più di tanto degli scossoni temporanei dovuti alla volatilità che, anzi, può fornire una ottima occasione per incrementare.

Occhio ai costi

Uno strumento da tenere in portafoglio per molto tempo, chiaramente, dovrà avere dei costi competitivi.

Un costo di gestione annua elevato andrebbe ad erodere pesantemente il guadagno complessivo. Anche un semplice 1% annuo può fare la differenza. Basti pensare infatti che, investendo 1000 euro per 20 anni al 6%, otterremo 3207 euro, mentre soli 2653 se investiti al 5%.

Allo stesso modo, se si vuole realizzare un piano di accumulo, è bene evitare di fare versamenti troppo frequenti, perchè si pagherebbe un costo fisso per ciascuno. Può essere utile mettere da parte un piccolo gruzzolo e incrementare la posizione semestralmente o annualmente (o a seguito di forti ribassi).

Cosa acquistare per il lungo termine?

Abbiamo verificato che acquistare azioni rende di più sul lungo termine (o per lo meno così è stato finora).

Occorre quindi scegliere strumenti che investano sull’azionario, possibilmente a basso costo.

La scelta può ricadere su ETF che investano su scala mondiale, o europea (in questi due articoli troverete gli ISIN consigliati per investire).

Chi invece volesse puntare sui fondi di investimento, può tranquillamente scegliere tra i fondi bilanciati leader del settore (è possibile selezionare i migliori sul sito di Morningstar, tra i fondi a 5 stelle). BlackRock, Carmignac, Fidelity sono solo alcune delle maggiori case di invetimento che possono fornire soluzioni validissime.

Per coloro che vogliono settorializzare il proprio investimento, nella speranza di ottenere un rendimento ancora superiore, è possibile puntare su strumenti che investono solo in particolari categorie, ritenute in forte sviluppo (biotecnologie, hi-tech, healthcare). In questo caso, però, molta attenzione perchè le mode cambiano e c’è sempre il rischio che le attenzioni si spostino su settori differenti.

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