Stimare il giusto peso della quota azionaria in base al rischio

Puoi stimare, con semplici calcoli, la percentuale massima di quota azionaria che dovrebbe avere il tuo portafoglio, in base al rischio da te sostenibile.

I veri guadagni si fanno investendo nel mercato azionario (molto spesso).

A dire il vero, però, anche le più grandi perdite.

Nessun problema: sono sicuro che tu, fedele lettore di questo blog, sai che i cali temporanei delle quotazioni non devono preoccuparti, perchè, se investi in azioni, il tuo obiettivo temporale deve essere sul lungo termine.

Ma sono sicuro anche di un’altra cosa. Che se ti incontro dopo un calo del 50% dei mercati e ti dico di continuare a vivere sereno, potresti picchiarmi.

E’ importante difendersi dai crolli di mercato e la buona notizia è che puoi farlo, se capisci quale è il peso ottimale delle azioni nel tuo portafoglio.

Per calcolarlo ti occorre:

  • prima stimare quale è la perdita massima che puoi sostenere, anche temporaneamente (e questo lo sai solo tu)
  • poi tarare correttamente il portafoglio (e questo lo vediamo insieme a brevissimo)

Non servono consulenti e libri universitari: puoi fare il grosso del lavoro in autonomia, se ti ricordi ancora le quattro operazioni (e forse ne bastano tre). Te le ricordi vero?

Definire i componenti della quota azionaria

Prima di scoprire quale è il giusto peso delle azioni nel tuo portafoglio, bisogna definire cosa vogliamo metterci dentro.

Quali sono gli ingredienti ottimali? Su questo tema non si scappa: la diversificazione e la semplicità sono sempre un must.

Per come la vedo io potrebbero essere sufficienti due soli componenti:

  • Un ETF sui mercati mondiali sviluppati (replicante l’indice MSCI World)
  • Un ETF sui mercati emergenti (replicante l’indice MSCI EM – Emerging Markets)

Forse ti chiederai come mai proprio questi due ingredienti. Non voglio farti perdere tempo ora, quindi, se ti va, ti spiegherò il perchè nell’ultimo paragrafo di questo post (Note metodologiche e approfondimenti).

Bene. Ora che abbiamo i due ETF, in che quantità dobbiamo mixarli?

E’ una scelta tua, soggettiva, in base alle tue idee e al rischio che vuoi correre. Esagerando con i mercati emergenti, avrai potenzialmente più speranze di guadagno, ma anche più rischio. Pondera bene la tua scelta, perchè sarà fondamentale per definire la quota totale azionaria.

Per semplificare, io ho immaginato 3 profili di investitore, con il mix che ti indico di seguito.

3 tipologie di investitore, diverse composizioni
3 tipologie di investitore, diverse composizioni

L’investitore conservativo non investe sugli emergenti, quello dinamico e aggressivo investono rispettivamente il 25% e il 50%.

Tu chi sei? Quale è il tuo giusto mix?

Stimare la potenziale perdita massima della quota azionaria

Dopo aver scelto il peso dei due ETF, dobbiamo stimare, nel complesso, quale potrebbe essere la perdita massima di questo mix azionario, in 12 mesi.

Potremmo dire che, in 12 mesi, nel caso peggiore:

  • i mercati sviluppati possono arrivare a perdere intorno al 50% in 12 mesi
  • i mercati emergenti possono arrivare a perdere intorno all’80% in 12 mesi

Sono numeri che abbiamo appurato sulla nostra pelle, durante la crisi post 2007.

Con questi parametri, possiamo calcolare, per ogni tipologia di investitore, quale è la perdita massima della quota azionaria.

Basta fare una somma pesata delle perdite delle singole componenti:

(Peso % MSCI World * Perdita Max % MSCI World  / 100) +
(Peso % MSCI EM * Perdita Max % MSCI EM / 100)

Perdita massima ipotizzata, in 12 mesi, per la quota azionaria
Perdita massima ipotizzata, in 12 mesi, per la quota azionaria

Fatto questo, ora il nostro obiettivo è limitare questa perdita, modulando la quota azionaria rispetto a quella obbligazionaria o similare.

Capire quanto tu sei disposto a perdere (al massimo) in 12 mesi

Se il tuo portafoglio è completamente azionario, allora è chiaro che patirai le stesse perdite dei mercati azionari.

Se hai 100.000 euro, li investi tutti in azioni, e queste crollano del 50%, è chiaro che alla fine ti saranno rimasti 50.000 euro.

Non è detto che questo sia ciò che vuoi.

Se tu investi solo una parte del tuo portafoglio in azioni, le perdite saranno limitate solo ad essa. La restante parte (obbligazioni e liquidità ad esempio) non verrebbe intaccata.

A questo punto, ti faccio la domanda fatidica: quanto puoi sopportare di perdere in 12 mesi, prima di andare in depressione?

Parliamo di perdita assoluta, relativa a tutto il tuo portafoglio.

Se investi 100.000 euro tra azioni e obbligazioni, quanto puoi sopportare di perdere in 12 mesi, in assoluto? Può essere accettabile avere ancora 80.000 euro a fine anno, quindi patire un -20%? Oppure conosci i rischi e accetti anche di scendere fino a 70.000 euro, quindi -30%?

Pensaci bene, perchè tra poco scopriremo la quota giusta di azioni in modo tale che tu non perda più di quanto desideri.

Calcolare la quota massima azionaria adatta a te

Siamo finalmente arrivati al punto.

Hai deciso quale è la perdita massima percentuale che puoi sostenere in 12 mesi.

Hai scelto se essere un investitore conservativo, dinamico, aggressivo o altro ancora: in particolare è necessario aver calcolato quanto vale la potenziale perdita massima della tua quota azionaria.

Con questi due dati a disposizione è semplicissimo stimare il peso che dovrebbero avere le azioni nel tuo portafoglio, in modo che rispettino le tue esigenze di rischio.

Con un esempio è ancora più semplice. Supponiamo che:

  • Tu hai deciso di non voler perdere più del 10% del tuo patrimonio
  • Sei un investitore conservativo, quindi la tua componente azionaria è soggetta ad un 50% di perdita in 12 mesi

Basta semplicemente calcolare le proporzioni. Tu vuoi perdere 10 quando il mercato perde 50, quindi vuoi concorrere solo ad un quinto delle perdite.

Con le stesse proporzioni, il peso delle azioni dovrà essere un quinto del portafoglio.

Non ci credi? Via con i numeri.

Tu investi 100.000 euro, di cui solo 20.000 euro in azioni. Le azioni perdono il 50%, quindi tu perdi 10.000 euro, che sono esattamente il 10% rispetto ai 100.000 euro totali. La matematica non ci inganna (almeno lei).

Giusto per farti avere un’idea complessiva, ecco le quote ottimali di azionario calcolate in varie casistiche.

Calcolo del corretto peso della quota azionaria in base ai rischi
Calcolo del corretto peso della quota azionaria in base ai rischi

Se vuoi facciamo un altro esempio, visto che ci stiamo prendendo gusto.

Sei un investitore dinamico, quindi, investendo il 75% su MSCI World e il 25% su MSCI EM, sei soggetto ad una potenziale perdita annuale del 57,5%.

Peccato che tu voglia perdere al massimo il 30% del tuo capitale investito.

Benissimo: la tabellina in alto ci dice che il giusto peso dell’azionario è per te circa il 52%.

Categoria Peso Strumento
Azioni 39% iShares MSCI World
13% iShares MSCI Emerging Markets
Obbligazioni 48% Fondi o ETF obbligazionari

Abbiamo creato un portafoglio a prova di bomba. Sei pronto ad affrontare la prossima crisi senza picchiarmi (forse).

Lo sai già ma lo dico lo stesso: così come tagli le perdite, con la stessa proporzione, ovviamente tagli i guadagni. Adesso ti è venuta di nuovo voglia di picchiarmi, lo so.

Note metodologiche e approfondimenti

Ora che sei espertissimo, posso annoiarti con un pò di note a margine, che permettono di capire meglio quali sono le metodologie utilizzate e, perchè no, potranno darti spunti per migliorare il metodo descritto (fammelo sapere!)

Perchè la scelta dei due ETF

Te lo avevo promesso, quindi ti spiego come mai ho scelto solo due ETF (World ed Emerging Markets)

Io sono un amante della linearità e delle cose semplici. Mi piace quindi l’idea di utilizzare poche componenti perchè in questo modo puoi monitorarle più facilmente e soprattutto non spendi una fortuna in commissioni quando compri/vendi.

Altro spunto di riflessione: diversificare significa esporsi al rischio cambio valutario. E’ inevitabile e, in qualche modo, bisogna proteggersi.

I due ETF sopra menzionati investono in molteplici valute ed è dimostrato che, statisticamente, è meno probabile che l’euro si indebolisca contro tutte. Dovrebbe quindi esserci un minimo di sicurezza in più. Puoi approfondire questo concetto in questo post dedicato alla copertura valutaria con gli ETF.

In ogni caso, se ritieni che il rischio sia ancora per te troppo alto, puoi utilizzare per la quota azionaria un ETF che replica l’indice DJ Euro Stoxx 50, oppure utilizzare strumenti EUR Hedged.

Non sottovalutare la parte obbligazionaria

Abbiamo supposto, per tutto l’articolo, che la quota obbligazionaria del portafoglio sia praticamente equiparabile ad un risk-free.

Occhio perchè, se così non fosse, va a farsi benedire tutto il ragionamento fatto. Rischieresti di perdere ancora più denaro.

Fai anche attenzione alla durata residua delle obbligazioni in portafoglio. Venderle prima della scadenza non ti assicura il recupero del capitale preventivato all’inizio.

Ribilanciare il portafoglio

Le giuste proporzioni di azioni e obbligazioni sono state calcolate ipotizzando una copertura del rischio sui 12 mesi.

Se il valore delle azioni crescerà di molto (te lo auguro), occorrerà riportare le proporzioni originarie, per tutelarsi dal rischio dei 12 mesi successivi.

Sarà un vantaggio, anche in questo caso, avere pochi strumenti da comprare/vendere. Ne beneficieranno le spese in commissioni e non rischierai di mandare in fumo i guadagni a causa del ribilanciamento.

 

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